sabato 22 gennaio 2011

Mozione ufficiale presentata dal Consigliere Regionale Dott. Damone


Consiglio Regionale della Puglia

Gruppo Consiliare “la Puglia prima di tutto”

Il Presidente

Bari, 12 gennaio 2011

Al Presidente del Consiglio Regionale

e p.c. Assessore ai Lavori Pubblici

Sede


Oggetto : Mozione urgente: situazione drammatica a Lesina Marina (FG)


Premesso

che in data 31.10.2008 il Consiglio dei Ministri in seguito a pressioni dell’allora Amministrazione Comunale di Lesina aveva dichiarato lo stato di calamità designando il Prefetto di Foggia, Dott. Nunziante, quale Commissario;

che in precedenza il Comune aveva interessato l’Autorità di Bacino della Regione Puglia perché, quale componente tecnica altamente qualificata, potesse eseguire tutte le indagini per definire gli interventi del caso;

che la Protezione Civile, pur avendo dichiarato la calamità, non ha mai elargito 1 € per verificare le condizioni geologiche del territorio di Lesina Marina;

che l’Autorità di Bacino, dopo le somme messe a disposizione dall’allora Assessore ai LL. PP. Onofrio Introna e con le disponibilità di € 3.500.000 (tremilionicinquecentomila euro) circa assegnati al Comune di Lesina per le opere di mitigazione del rischio sul Canale Acquarotta, non si è riusciti a sapere ed a prevedere la reale situazione dello stato dei luoghi da parte di tutti i proprietari dei fabbricati ed in particolare di quelli dichiarati inagibili per più di 700 famiglie;


considerato

che prima della proprietà il cittadino mira a salvaguardare la propria pelle, si ritiene che nessuno dei proprietari, ed in particolare dei 700 oggi intimati, voglia correre il rischio di rimanere sotto le macerie di abitazioni che ha acquistato nel corso degli anni con enormi sacrifici, atteso che Lesina Marina è abitata da professionisti, impiegati, artigiani, cioè categorie sociali non ricche;

che allo stato il Prefetto obbligato ad emettere Ordinanze perché in possesso di richieste specifiche dell’Autorità di Bacino, vere dominus dell’intera vicenda, ha costretto tutti i proprietari a dimostrare a propria cura e spese la stabilità degli immobili;

che i proprietari hanno costituito legalmente un’Associazione che, come si legge nei documenti allegati alla presente Mozione e disponibili per i componenti del Consiglio regionale, intendono far valere i loro diritti in tutte le sedi istituzionali a tutti i livelli;

che l’Autorità di Bacino continua ad imporre unilateralmente le proprie volontà senza confrontarsi con la reale volontà di utilizzare Lesina Marina;

che l’Autorità di Bacino intende assumere a tempo indeterminato tecnici assunti ad libitum ed oggi precari quali grandi esperti per la soluzione dei problemi


il Consiglio Regionale

non può continuare ad essere sordo alle ricorrenti e legittime richieste dei proprietari che oggi ricercano ancora una volta un contraddittorio con organi tecnici, soprattutto di sedere intorno a quel Tavolo Tecnico istituito presso la Prefettura di Foggia, perché i veri danneggiati sono i proprietari degli appartamenti ed in particolare i destinatari delle 700 Ordinanze scaturite di fatto dall’Autorità di Bacino che non solo è responsabile delle inadempienze (vedi Relazione tecnica finale delle indagini non redatta), ma è anche l’unica ad aver utilizzato i finanziamenti regionali e comunali i cui esiti oggi sono del tutto ignoti.

Alla luce delle premesse i sottoscritti Consiglieri Regionali inoltrano la presente Mozione perché il Consiglio Regionale


deliberi

a) di invitare l’Autorità di Bacino a rendere conto del lavoro e delle somme sin qui utilizzate ed a produrre la Relazione tecnica completa con le determinazioni specifiche degli adempimenti fattibili che i proprietari dovrebbero eseguire;

b) di ampliare il Tavolo Tecnico ai tre rappresentanti dell’Associazione dei proprietari costituita con Statuto regolarmente registrato per collaborare alla soluzione del problema del dissesto idrogeologico;

c) di autorizzare, in caso di divergenze tecnico-scientifiche, un Arbitrato, presso la Prefettura di Foggia, tra l’Autorità di Bacino ed i proprietari;

d) di intervenire direttamente con le strutture gestionali della Regione Puglia perché lo stato di allarme privato e sociale per la prossima stagione estiva potrebbe anche riservare sorprese di qualsivoglia natura perché nessuno, soprattutto i proprietari di abitazioni, si arrenderanno alle volontà, sinora riscontrate, dell’Autorità di Bacino.



dr. Francesco Damone

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